Sorseggio il mio Manhattan mentre analizzo l'ambiente intorno a me con occhi attenti e curiosi .Ne sono cambiate di cose:inanzitutto all'entrata, una volta superate le porte principali, vi è una scalinata rivolta verso il basso ,che conduce all'ampia sala da ballo e, più o meno nella sua metá, ai lati vi sono alcune poltrone a parete e dei tavoli ;io mi trovo in uno di questi con il mio gruppo, precisamente a sinistra.Tornando a noi ,nella pista ,alla base della scalinata, sono posti a destra e a sinistra due banconi bar perfettamente simettrici l'uno all'altro e dove proprio adesso stanno preparando dei cocktail due ragazzi che indossano la stessa divisa, composta da una camicia bianca con le maniche arrotolate è un giaccotto sbracciato di velluto nero.Alle pareti sono posti dei quadri rappresentanti disegni ispirati all'arte del graffittismo, tipica qui a New York.Sposto gli occhi , leggermente indolenziti dalla forte luce viola che illumina il locale e noto in lontananza un angolino nel quale probabilmente si trovano i bagni e dove vi sono dei distributori di sopressori per noi Omega in caso di "incidenti":"Peccato che il danno sia fatto"-penso mentre sorseggio nervoso un altro sorso del mio drink.Nessuno della banda sembra accorgersene tranne Hector il quale mi tocca il braccio e mi chiede con tono preoccupato se va tutto bene.Dico di sì con la testa cercando di sembrare il più calmo possibile ma notando di non riuscirci al meglio decido di cambiare argomento."Allora cosa mi racconti del Sign. Dallas ?"-domando rivolto al mio migliore amico."Con Sign. Dallas intendi quel Sign. Dallas vero?Quel ricco dottore del Maryland che si è trasferito qui da poco, vero?"-mi chiede con un sopracciglio leggermente alzato."Certo a chi dovrei riferirmi se non a lui?"-chiedo un po' scocciato."Boh,non saprei magari conosci un Sign.Dallas che io non conosco"-dice per poi accompagnare le sue parole con una lieve risata."Scemo"-dico scherzoso mentre gli tiro un pugno sulla spalla destra.Lui sorride per poi tornare serio :"Tornando a noi, non sono riuscito a cavargli molto dalla bocca ma se ho capito bene ha detto che ha deciso di venire qui per fare delle ricerche o qualcosa del genere anche se non me la dice proprio giusta.Se ne sta sempre chiuso in casa e le uniche volte che lo vedo uscire è di sera per andare Dio solo sa dove.Nei prossimi giorni cercherò di controllarlo maggiormente anche se è da mesi che lo osservo e non è mai cambiato nulla di una singola virgola;adesso che ti sei ripreso conto su di te, in fondo qui sei tu il capo e senza la tua parola non possiamo muoverci"-"Ma da quanto vedo ti sei già mosso Hec e anche tanto"-affermo mantenendo gli occhi bassi a guardare il liquido ondeggiare mentre tengo il bicchiere sospeso a mezz'aria facendolo roteare lentamente lungo una circonferenza immaginaria."Dai J lo sai benissimo che differenza c'è tra un indagine eseguita in proprio e da una pianificata da te e poi chi è stato poco fa a fare quella domanda ,insomma sapevi che l'avrei fatto"-rispose lui continuando a grattarsi la testa con fare un poco svogliato."Insomma Hec non prenderla con tutta questa serietà e fatti un risata.Non potrei mai arrabbiarmi con voi ragazzi per una cosa simile anzi avete fatto bene a fare di vostra iniziativa, era da molto che non ricoprivo più il mio dovere e l'ultima cosa che avreste dovuto fare in mia assenza era proprio starvene con le mani in mano; cosa farei senza di voi?"-dissi sfoggiando uno dei miei migliori sorrisi e incastonando i miei occhi pieni di gratitudine in quelli del mio amico. Fui costretto a spezzare quel contatto poco dopo quando venni letteralmente arpionato da Rody il quale poco prima era seduto di fronte a me mentre adesso si trovava proprio al mio fianco e mi teneva un braccio intorno alle spalle; che dire in fondo era il furtivo del gruppo e proprio grazie a questa sua particolarità ci aveva salvato più volte il culo."Hey boss e da solo qualche ora che sei tornato e già ci ignori di nuovo?Non si fa così ....no,no,no."-disse puntellandomi più volte l'indice sul naso."E cosa dovrei dire non mi avete nemmeno salutato per bene"-affermo mimando un finto broncio e facendo il finto offeso." Dai non fare il prezioso J e poi non è per niente vero, appena ti abbiamo visto uscire dalla porta della "topaia" ti siamo letteralmente saltati addosso ; credo che non dimenticherai mai le nostre facce dato che appena ci hai visto ti sei quasi messo a ridere brutto disgraziato che non sei altro"- a parlare era stata Alisia una giovane Omega di 14,quasi quindici,anni proveniente dal Texas;può farti gli occhi dolci quanto vuole ma rimane sempre la persona con la migliore mira del mondo e probabilmente una di quelle poche che riescono a strapparti un sorriso in ogni situazione ,come in questo momento.Fu questione di pochi secondi e dal gruppo si innalzò una risata generale che si spense poco dopo lasciando una sensazione di tranquillità nei nostri cuori ,che purtroppo non tardò a spegnersi .Ero ancora preso da quelle emozioni che non provavo da una vita, quando Rody attirò l'attenzione di tutti:"Ehi ragazzi guardate chi c'è "-disse indicando con la testa la seconda entrata del locale ,posta a qualche metro dal bancone bar di sinistra.Guardammo nel punto da lui indicato e potei percepire l'aria intorno a noi appesantirsi e l'ostilità crescere nei nostri corpi ,portandoci ad affinare i nostri sensi e a stare all'erta.Da quell'entrata era appena entrato un gruppo di Alfa abbastanza numeroso ,avevano più o meno tutti un sorriso beffardo dipinto sulle labbra ,pronti a giocare con le loro regole e a dominare il territorio che li circondava.Osservai attentamente i loro movimenti cercando di intuire le loro mosse, anche se c'era davvero poco da intuire."Cosa ci fanno loro qui?Questo non è il loro territorio e lo sanno bene, in più è davvero strano che si siano spinti così lontano dal centro città, di solito non vanno oltre"-disse Hec mantenendo uno sguardo scocciato sugli intrusi."Non so quali siano le loro intenzioni ma credo sia meglio non fare nulla ,lasciamoli stare pare non si siano ancora accorti della nostra presenza e questa è una vera fortuna, interverremo solo se inizieranno a creare dei problemi con i clienti, soprattutto se cercano di mettere le mani addosso a uno della nostra stessa pasta ;non so se mi sono fatto intendere"-dichiarai con tono autoritario .I componenti del gruppo fecero un lieve accenno in senso di comprensione per poi rivoltarsi gli uni verso gli altri come se nulla fosse anche se era ancora pienamente percepibile la tensione scatenata da quel indesiderato incontro.Cercai di impostare una conversazione con Hec e mentre parlava ogni tanto controllavo di sottecchi il nemico, non volevo che i miei compagni soppesassero ulteriolmente quella situazione però era mia compito come capo analizzare la situazione per trovare la via di fuga più plausibile in caso le cose si mettessero male o cercare un punto di tiro se avessi dovuto usare la mia pistola ,la quale attualmente stava riposando nei miei jeans coperta abbondantemente dalla mia maglia nera.Cercai di concentrarmi maggiormente su ciò che stava cercando di dirmi il mio migliore amico e ci riuscii anche per qualche secondo o almeno finchè i miei occhi non catturarono una scena abbastanza interessante:uno degli Alfa,i quali si erano separati spargendosi per tutta la sala ballo,si era avvicinato al bancone bar a destra, dove un biondino stava chiacchierando con il barista.Non riuscivo a vederlo bene perchè aveva i capelli a frangia che gli coprivano il volto, lasciando scoperti solamente la punta del naso e le labbra ora piegate in un sorriso sincero.Rispostai il mio interesse sull' "intruso" e non faticai a trovarlo in mezzo alla folla dato che si trovava proprio a un passo dal ragazzino al bancone ,il quale, ignaro di tutto, teneva accesa la sua conversazione con il barman mantenendo il solito dolce sorriso, che si spense velocemente appena l'Alfa gli si spalmò sulla schiena affermandogli i fianchi con le mani per fargli percepire il suo sesso eccitato.Il barman si allontanò velocemente non volendo chiaramente essere coinvolto nella faccenda mentre il biondino ritornò a sfoggiare il sorriso però non come quello di prima, questo era diverso, era più ...malizioso.Si girò tra le braccia
dell'Alfa alle sue spalle e ,dopo averlo squadrato attentamente, gli allacciò le braccia intorno al collo e si avvicinò maggiormente a lui.Solo allora riuscii a osservare meglio il biondino in volto e un grosso dubbio mi attraversò la mente:"Hec non avevi detto che forse stasera ci avrebbe raggiunto tuo cugino ,sì sai quello che viene dal Cansas com'è che si chiamava?... ah sì Griffin ."-chiesi curioso."Sì ,anche se chiamarlo cugino è un parolone è più che altro un parente molto lontano , comunque perchè me lo chiedi?"- domandò alzando un attimo lo sguardo dalle carte da poker che aveva tirato fuori dalla tasca dei jeans per fare una partita con Rody ,il quale si era spostato un' altra volta senza che qualcuno se ne accorgesse."Nessun motivo in particolare ,toglimi un'ultima curiosità, è ancora quel ragazzino indifeso che mi hai presentato due anni fa?"-"Ti dico solo una cosa J ,a lui piace molto giocare"-disse mostrando un sorriso beffardo ben visibile nonostante fosse parzialmente coperto dalla fila di carte che teneva quasi attaccata al viso e dalla quale non aveva intenzione di staccare gli occhi con l'evidente timore che Rody gli guardasse di nascosto le carte , cosa che era già successa dato che poco dopo un Hector urlante con le dita a tirarsi i capelli iniziò a insultare Rody il quale nel frattempo continuava ad annusare i soldi facilmente "rubati" al compagno;che dire ,una scena al dir poco esilarante.Hec tirò un sospiro rassegnato sapendo di non aver mai avuto nessuna speranza di vincita sin da quando aveva iniziato una partita contro un simile avversario, quindi si ricompose e tornò a guardare nella mia direzione:"Perchè mi hai fatto quelle domande prima?"-chiese alzando un sopracciglio.Feci un cenno col capo verso l'Alfa attirando involontariamente anche l'attenzione dei miei compagni, che iniziarono a osservare la scena incuriositi."Te l'ho chiesto perché è proprio là che gioca,ecco perché"."Ne vedremo delle belle "-rispose Hec.
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